Condizioni
climatiche analoghe alla sera precedente e ottima cornice di pubblico, anche
se con qualche spettatore in meno rispetto a gara1. La partita invece è
completamente differente. Il San Marino, come ci si poteva aspettare, ha
reagito al KO della sera precedente e si è presentato in campo determinato,
sfoderando una prestazione offensiva davvero eccellente, capace di mettere
in difficoltà ognuno dei lanciatori schierati da Mauro Mazzotti. L'Italeri
inizia bene sul giovanissimo Alessandro Maestri, e forse si adagia troppo
sugli allori, pensando di poter contenere la rimonta degli ospiti. Al primo
inning valida interna di Nunez, che ruba la seconda, arrivando salvo in
terza, perché l'assistenza di Parisi è imprecisa e si perde all'esterno. L'Italeri
colpisce con un singolo a destra di Liverziani e un doppio a sinistra di
Almonte, che segnerà il 3 a 0 su un lancio pazzo. Pantaleoni batte in doppio
gioco e l'inning si chiude così. Rolando Cretis è il lanciatore partente per
la Fortitudo, e per tre inning lancia come al solito, in totale controllo,
concedendo due singoli innocui a Finetti (1° inning) e Mendoza (3° inning).
L'Italeri ha dunque il tempo di arrotondare il punteggio, e nella seconda
parte della terza ripresa entra il 4 a 0 senza dover battere alcuna valida:
base ball a Nunez, che vola in seconda, poi in terza, con due rubate degne
di Arsenio Lupin, e viene spinto a casa su un groundout del solito
Liverziani. San Marino non ci sta, ed accorcia subito le distanze in
apertura del 4° inning, sfruttando al meglio una valida in apertura di
Azuaje, che ruba la seconda e segna su un singolo al centro di Sheldon. Un
doppio gioco su Parisi evita altri guai. Ma non è finita, anzi siamo solo
all'inizio. Al quinto inning Cretis va in difficoltà, complice un errore
difensivo, alla fine determinante: Molinini è autore di una secca valida a
sinistra, poi decide di girare verso la seconda base, ma Urueta gioca bene
la palla e, con una poderosa sbracciata, sfodera un'assistenza, che potrebbe
fulminare il pari ruolo avversario, verso Dallospedale, ma il seconda base
biancoblù non trattiene la palla, e Molinini è salvo. "Rollo" accusa il
colpo e Colicchio rimedia un passaggio gratuito in base, poi è la volta di
Bissa far avanzare i compagni con un bunt di sacrificio; con un solo out,
l'eliminazione di Mendoza vale l'ingresso di un punto, mentre Colicchio
segna sulla successiva valida di Finetti per il 4 a 3. L'Italeri sente la
pressione, ma non riesce a combinare più nulla in attacco, in quanto un
Maestri rinfrancato concederà ai biancoblù appena un paio di valide interne
(bunt a sorpresa di Pantaleoni al 4° inning e valida di Almonte al 6°) dal
4° al 7° inning compresi, aiutato anche da una forte difesa, con Sheldon
ancora sugli scudi, autore di un paio di out da applausi, in particolare una
presa in tuffo su una bella linea di Rigoli al 5° inning. Nel mentre, la
T&A, sempre più convinta di poter completare la clamorosa rimonta, continua
a pungere, e al 6° inning pareggia con un solo homer a destra di Dean
Rovinelli. Una successiva valida di Molinini consiglia Mazzotti al cambio
del pitcher, ed è Stefano Bazzarini ad ottenere l'ultimo out della ripresa.
Nel successivo attacco ospite il nuovo lanciatore inizia con una base ball a
Bissa, e Mazzotti torna sul monte e opera per un nuovo cambio pitcher, forse
anche per risparmiare lo stesso Bazzarini per le gare successive. Sale in
pedana Fabio Milano, che tuttavia non riesce a ripetere il miracolo di
Rimini, anche perché questa volta non c'è l'attacco a sostenerlo. Con la
tensione alle stelle sugli spalti, Milano inizia una lunga battaglia con il
lineup avversario, prima dovendo assistere all'avanzata in seconda di Bissa
su bunt di sacrificio di Mendoza, poi regalando base a Finetti, infine
subendo un singolo a sinistra di Azuaje, con un pronto Urueta che evita di
far girare verso casa il seconda base sammarinese. A basi piene, un
lunghissimo duello con David Sheldon vede vincente l'oriundo biancoblù, che
elimina al piatto l'ex bolognese dopo aver effettuato una decina di lanci,
ma nulla può contro un Rovinelli in gran spolvero, che batte a destra il
punto che darà la vittoria ai "Titani", con l'accoppiata Almonte-Ramos
capace di evitare guai peggiori, in quanto l'assistenza dell'esterno vale
l'eliminazione, ad una casa base ottimamente coperta dal ricevitore,
dell'accorrente Finetti, impedendo l'ingresso di una ulteriore segnatura e
chiudendo l'inning. Potrebbe essere un segnale, ma la Fortitudo non ne
approfitta. Infatti, all'inizio dell'ottavo inning, Rigoli batte un pop
verso destra, che cade, ed il manager sammarinese decide di avvicendare
Maestri con la vecchia conoscenza Danny Newman. L'ex biancoblù, fra lanci
alternati a pickoff in prima base, opera gli out necessari a chiudere
l'inning ed anche quello successivo, nel quale tuttavia una lunga battuta
del capitano, Lele Frignani, ha dato l'impressione di poter uscire (sarebbe
stato il pareggio), ma è scesa giusto in tempo per finire sul guanto di
Molinini, appostato a metà del warning track. Forse è giusto così, perché
alla fine il San Marino, che ha continuato a battere anche negli ultimi due
inning, alla fine ha totalizzato 13 valide, quasi il doppio di quelle
bolognesi, lasciando 8 uomini in base, contro 2. Ora la serie si sposta a
San Marino, da lunedì, tempo permettendo (le previsioni non sono un gran
che). Mai come in questa occasione gara3 potrà essere strategica
nell'economia della serie, che a questo punto potrebbe essere anche molto
lunga. Viste le rotazioni di ieri notte, si potrebbe pensare, da parte della
Fortitudo, ad un impiego di Incantalupo come partente, anche se il basso
numero di lanci effettuati da Bazzarini non escludono anche questa
soluzione, mentre Bindi potrebbe confermare le rotazioni della semifinale,
schierando Casseri dall'inizio, in alternativa a Martignoni, che potrebbe
lanciare gara5. L'Italeri deve far tesoro di questa sconfitta, che non
compromette affatto le ambizioni biancoblù. Tuttavia occorre ritrovare più
convinzione in attacco, augurandosi che gli avversari non vivano, a livello
offensivo, altre serate come questa e si riposizionino sulle medie consuete.