11 luglio 2008
LA FORTITUDO BATTE IL GROSSETO IN GARA UNO, 7-4
I biancoblu
ottengono l’ottavo successo consecutivo. Matos vince un avvincente duello con
Mikkelsen.
La Fortitudo affonda il colpo sui rilievi, ma soffre nell’ultimo assalto
maremmano. Protagonista la parte centrale del lineup bolognese.
--Serata da ricordare al Gianni Falchi, per diverse ragioni. Innanzitutto una bella cornice di pubblico, che ha sostenuto a gran voce i biancoblu, dimostrando se ce ne fosse stato bisogno come la sfida con il Grosseto in questo momento sia la più sentita dagli appassionati di baseball bolognesi. L’ambiente è poi stato allietato dalla performance dal vivo della “Usato Sicuro Band”, che ai cambi di campo ha dato spettacolo con il suo Rock & Rhythm'n'Blues. A inizio gara, come da programma, Gualtiero Rosini, responsabile del sito www.premiocasatelli.it ha consegnato a Cody Cillo il “Crystal Star”, premio per il miglior giocatore “non Asi” del 2007. Infine, la Fortitudo ha vinto una gara intensa e combattuta, pur riservando ai presenti qualche brivido finale, e in più finalmente Jesus Matos ha vinto il duello personale con Lincoln Mikkelsen.
Subito avanti i maremmani, con due punti segnati “a freddo” al primo inning, ben difesi dal partente americano, che per le prime tre riprese è stato perfetto. Al quarto inning, tuttavia, Mikkelsen ha evidenziato l’unico calo della sua ottima prestazione, concedendo ai biancoblu le uniche tre valide della sua gara, che sono valse altrettante segnature, per il sorpasso. Con i rilievi sul monte di lancio Bologna ha poi affondato il colpo all’ottavo inning, segnando quattro punti su Ferrari e Leonardo D’Amico.
Con cinque lunghezze di vantaggio sembrava sin troppo facile per Vargas concludere la sua “salvezza”, dopo il primo inning nel quale aveva eliminato rapidamente i primi tre uomini del lineup biancorosso, invece il rilievo biancoblu è andato in affanno, senza tuttavia subire la rimonta completa, e il risultato finale alla fine è stato di 7 a 4 per i bolognesi. Sette punti segnati, uno in meno delle valide totalizzate dall’attacco biancoblu, rivelatosi in questa circostanza davvero concreto. Oltre alla grande prova di Matos, vanno segnalati “i finalizzatori” che hanno permesso il “sorpasso” a metà gara, cioè Mazzuca e Landuzzi, così come Angrisano, che con il suo doppio all’ottavo inning ha in pratica messo al sicuro il risultato, spingendo a casa due punti. In entrambe le circostanze, tuttavia, va evidenziato come Liverziani e Austin abbiano avuto il ruolo di “apripista”, come riportato nella cronaca.
La cronaca
Grosseto subito pericoloso su Jesus Matos, colpito a freddo da Nunez (singolo a sinistra) e successivamente da Jairo Ramos (singolo a sinistra). Una battuta in scelta difesa di Marval fa entrare il primo punto (0 a 1), mentre la valida a sinistra di Ermini fa segnare anche Ramos. 0 a 2. Dall’altra parte, invece, Mikkelsen resiste tre riprese senza nulla concedere all’attacco biancoblu (8 out in diamante e un’eliminazione al piatto), ma al quarto inning deve capitolare. Singolo interno di Bautista e basi ball per Liverziani e Austin. Con un eliminato, il singolo a destra di Mazzuca vale addirittura il pareggio. 2 a 2. Segue Angrisano che batte su Mikkelsen, il quale si accorge che Austin è fuori base e sceglie di assistere per l’out in terza. Non perdona comunque Landuzzi, che con un singolo al centro porta i vantaggio i biancoblu. 3 a 2. Accusa il colpo il partente biancorosso, concedendo altri due passaggi gratuiti a Liverziani e Austin al quinto inning, ma ci sono già due out e bastano tre lanci per eliminare al piatto Mazzuca e chiudere la ripresa senza danni.Al sesto inning tornano a farsi vivi i maremmani, con il leadoff del turno Dallospedale che batte su Pantaleoni e ottiene un singolo; tuttavia, dopo l’out di Jairo Ramos, la successiva battuta secca sulla seconda base di Marval è preda di Mazzuca, che tocca il cuscino e completa un provvidenziale doppio gioco, chiudendo la ripresa senza danni. Al settimo i toscani ci riprovano, mettendo in base Bischeri (quattro ball) e Avagnina (singolo), ma Matos risolve eliminando al piatto De Santis.
L’ottavo inning vede l’ingresso dei rilievi da ambo le parti. Mentre Vargas fa battere in diamante i primi tre uomini del lineup ospite (Nunez, Dallospedale e Ramos), avvalendosi anche di una pregevole giocata di Pantaleoni sull’out del seconda base maremmano, quando è il turno di Anthony Ferrari le cose vanno in modo molto diverso, mandando a monte la strategia di Mazzotti di schierare un pitcher mancino contro due battitori mancini. Infatti sono proprio Liverziani e Austin a suonare la carica, il primo battendo un gran doppio perfettamente al centro, con la palla a sbattere contro la recinzione più lontana, a pochi centimetri dal fuoricampo, e il secondo a mandare a punto il compagno, con un singolo al centro. 4 a 2.
Per Mazzotti la gara di Ferrari può anche finire qui, ma il rilievo di Leonardo D’Amico non sarà più fortunato. Infatti Austin ruba la seconda, poi Mazzuca batte su Sgnaolin (valida interna), che cerca di difendere, assistendo in prima base, ma Ermini non trattiene la palla nel guanto, permettendo l’avanzamento sia di Austin sia dello stesso Mazzuca. I due corridori sono poi mandati a punto dalla legnata in mezzo agli esterni di Angrisano, che arriva tranquillo e in piedi in seconda base. 6 a 2. Il primo out (Landuzzi) arriva a situazione ormai compromessa, ma c’è il tempo di far segnare anche Angrisano, mandato a casa dal secco singolo a sinistra del neoentrato Gasparri. 7 a 2.
Finita? Tutt’altro, perché all’ultimo attacco ospite Vargas vede riempirsi i cuscini per la valida al centro di Marval e i singoli interni di Ermini e Sgnaolin. Con un out, la base ottenuta da Avagnina vale l’ingresso del punto “forzato” del 7 a 3, poi Andrea De Santis batte sullo stesso Vargas, che assiste a casa base per l’eliminazione dell’accorrente Ermini, Angrisano raccoglie, ma sbaglia l’assistenza in prima base per il doppio gioco che avrebbe chiuso il match, permettendo altresì a Sgnaolin di arrivare a punto. 7 a 4. L’ultimo e provvidenziale eliminato tuttavia non tarda molto, perché l’insidiosa rimbalzante di Nunez è ben controllata da Pantaleoni, che spara un’assistenza millimetrica verso Liverziani, bruciando sul tempo il velocissimo esterno ex biancoblu.
Il tabellino
MPS GROSSETO 200 000 002 = 4
FORTITUDO BOLOGNA 000 300 04X = 7
MONTE PASCHI GROSSETO: ed Nunez (1 su 5), 2b Dallospedale (1 su 4), DH Ramos J. (1 su 4), ss Marval (1 su 4), 1b Ermini (2 su 4), r Bischeri (1 su 2) (ph Caracciolo 0 su 1), 3b Sgnaolin (1 su 4), ec Avagnina (1 su 3), es De Santis A. (0 su 4). Tot: 9 su 35.
Note. RBI: 3 (Marval, Ermini, Avagnina).
Lanciatori: Mikkelsen (LO, 7 ip, 3 h, 4 bb, 2 K, 3 er); Ferrari (RF, 0.0 ip, 2 h, 0 bb, 0 K, 2 er); D’Amico L. (RF, 1 ip, 3 h, 0 bb, 1 K, 2 er)
FORTITUDO BOLOGNA: ss Bautista (1 su 5), 3b Pantaleoni (0 su 4), 1b Liverziani (1 su 2), ed Austin (1 su 2), 2b Mazzuca (2 su 4), r Angrisano (1 su 4), es Landuzzi (1 su 4), dh Alaimo (0 su 2) (dh Gasparri 1 su 1), ec Bonci (0 su 4). Tot: 8 su 32.
Note. Doppi: 2 (Liverziani e Angrisano); RBI: 7 (2 Mazzuca e Angrisano, 1 Austin, Landuzzi e Gasparri).
Lanciatori: Matos (WO, 7 ip, 6 h, 1 bb, 5 K, 2 er); Vargas (SA, 2 ip, 3 h, 1 bb, 1 K, 1 er)