Fortitudo Baseball

Comunicato Stampa

18 giugno 2006

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LA PICCOLA REPUBBLICA DEL TITANO SUL TRONO D'EUROPA

COMPLETE GAME SHUTOUT DI UN GRANDIOSO JUAN FIGUEROA
GROSSETO FERMATO SUL PIU' BELLO
SONO BEN CINQUE GLI EX BIANCOBLU NEO CAMPIONI
PRIMO TITOLO EUROPEO PER SAN MARINO

    --C'è molto dell'Italeri in questo trionfo del San Marino, e di conseguenza c'è molto anche di Mazzotti, oggi Manager grossetano, ma di nuovo perdente, a distanza di due anni esatti, nella finale della massima competizione europea. Juan Figueroa (2 vittorie, mpgl 0.64 in 14 inning), chiamato a Bologna proprio dallo stesso Mazzotti, è l'ultimo dei talenti passati dal Gianni Falchi al campo di Serravalle di San Marino, ma la compagine del Titano conta una vera e propria colonia di ex bolognesi, capitanata da quello senz'altro più amato, quel David Sheldon (media battuta torneo 474 e premiazione come miglior battitore) che ha fortemente contribuito a questo successo, e da quello forse ormai meno amato, Danny Newman, eroe della partita contro gli olandesi del Neptunus, un giocatore che ha dato tanto alla Fortitudo, ma che, per i noti avvenimenti, oggi non è più nel cuore dal pubblico bolognese. Andando un po' più in là negli anni, hanno vestito la casacca biancoblu altri due perni della squadra di Bindi, gli italiani Pierluigi Bissa ed Ettore Finetti.

    Alla società e alla squadra del San Marino vanno i sinceri complimenti della Fortitudo Baseball, e va riconosciuto il pieno merito ad una squadra e a una società molto cresciute negli anni, che dopo aver portato a gara sette la finale scudetto dello scorso anno contro la Fortitudo, finalmente possono sollevare un trofeo, peraltro di grande rilevanza, come l'European Cup.

    Non spetta a noi commentare l'esito di questa competizione, che finalmente ha avuto la giusta rilevanza mediatica, anche grazie all'impegno di Raisportsat, che ha trasmesso in diretta numerosi incontri. Ci prendiamo solo la licenza di esprimere alcune considerazioni sulle squadre protagoniste di questo torneo.

    Il San Marino ha operato una scelta coraggiosa nella selezione dei tre stranieri da portare a Grosseto, ed ha avuto ragione. Ma sono state soprattutto cuore e determinazione le armi in più della squadra di Bindi, che ha combattuto con le unghie e con i denti in ogni gara disputata, indovinando le rotazioni dei lanciatori e lasciando la Maremma imbattuti. Resta un mistero come una squadra che nel campionato italiano naviga in un malinconico penultimo posto possa trasformarsi ed aggiudicarsi la massima competizione europea. Ci auguriamo che questo mistero lo sveli proprio la Fortitudo Italeri - ovviamente in chiave di un successo bolognese - nel recupero previsto per martedì prossimo, ore 21, allo stadio Gianni Falchi.

    La Colonie di Maremma Grosseto ha disputato un girone troppo poco impegnativo. La classifica finale dimostra come le squadre abbinate ai biancorossi siano terminate agli ultimi posti utili (Paderborn 4°, Balashika 7° e Kranjski 8°). Per di più in semifinale il BBC ha trovato una Fortitudo inspiegabilmente rinunciataria, e dunque le porte per la finale sono state più che spalancate per i padroni di casa del Grosseto. Il San Marino ha rappresentato una vera e propria Stalingrado per la compagine allenata da Mazzotti, che si è dunque arenata sul più bello, affrontando la prima vera difficoltà presentata dal torneo.

    La Fortitudo Italeri ha dimostrato il valore che oggi può esprimere. Proseguono le difficoltà a livello offensivo, ed in particolare manca la capacità di mandare a punto i corridori in base. 24 uomini lasciati sulle basi nella finale per il 3° posto contro il Paderborn, se non sono un record, poco ci manca. Ne escono partite equilibrate quando i lanciatori biancoblu riescono a tenere, e spesso l'esperienza e la capacità difensiva permettono di portare a casa il risultato, come nel caso delle tre vittorie conquistate, la più importante la gara iniziale contro i Door Neptunus. L'Italeri ha più di una giustificazione: si pensi che, a causa della tragedia di Fontana, dell'infortunio di Frignani e della forzosa rinuncia ad Almonte, i bolognesi hanno dovuto rivoluzionare completamente l'assetto dei tre esterni; a questo si unisce una difficile condizione psicofisica di altri giocatori importanti. Resta il rammarico per la sconfitta maturata contro il San Marino, in una partita che l'Italeri era riuscita a giocarsi fino alla fine, e che ha spianato la strada ad una difficile semifinale contro i padroni di casa del Grosseto, affrontata tuttavia con uno spirito sbagliato e persa malamente, e su questo forse occorrerà una riflessione a freddo. L'Italeri esce comunque dal torneo a testa alta.

    La squadra più deludente è senz'altro quella di Rotterdam, se non altro perché dagli olandesi ci si aspetta sempre il massimo. Va detto che i Neptunus quest'anno erano indeboliti da alcune partenze che non sono riusciti a rimpiazzare, ed hanno avuto la sfortuna di capitare nel girone più difficile. Dopo le sconfitte contro Fortitudo e San Marino non hanno più perso una partita, finendo al quinto posto. Una evidente pericolosità offensiva è stata inficiata, nelle partite chiave, da una difesa incerta ed un monte di lancio inadeguato per chi si pone l'obiettivo di finire vincente in una serie di cinque gare in altrettanti giorni.

    Per quanto riguarda le altre quattro squadre, meritano i complimenti i coraggiosi tedeschi del Paderborn, che migliorano di anno in anno, ma francamente sono ancora un passo indietro rispetto ai top team. Una sorpresa piacevole è rappresentata dagli spagnoli del Puerto Cruz Marlins, che hanno creato più di un grattacapo a tutte le squadre incontrate nel “girone di ferro”, aggiudicandosi senza problemi il sesto posto, prevalendo sui russi e sugli sloveni, che obiettivamente sono ancora molto indietro ed oggi faticherebbero ad aggiudicarsi una partita contro una qualsiasi delle formazioni che militano nel campionato italiano di A2.

    Per finire, ricordiamo che oltre al premio per il miglior battitore, assegnato come detto a David Sheldon, gli altri premi individuali sono andati a Max De Biase del San Marino come MVP del torneo, e al nostro Jesus Matos, premiato come miglior lanciatore.

Statistiche cumulative della Fortitudo Baseball alla European Cup 2006

Link alla pagina relativa all'European Cup sul sito Fibs: http://www.baseball-softball.it