Fortitudo Baseball
SPECIALE SETTEMBRE 2005
E' LUNGA.... LUNGA.... LUNGA..... OUT AL VOLO.......
Partiamo da qui: una giornata di Regular Season di qualche mese fa, due tifosi al Falchi, immaginatevi i due vecchietti del (grandissimo...) Muppet show, il primo "....va mò la Claudio, kàzla fòra...." e il secondo "seee adìo...."
Considerando che stavano parlando del Sig. Liverziani, uno che nella serie di Finale 2003 contro Modena fece 3 fuoricampo in 5 partite, spero capiate bene che l'argomento di questa mia è la famigerata pallina in uso dal 2004.
Nonostante il Baseball sia per antonomasia lo sport dei numeri, ho sempre diffidato e snobbato chi formula tesi e analisi solo in funzione della cruda ed effimera apparenza delle cifre; tuttavia vi sono situazioni alle volte in cui pure i "freddi numeri" rappresentano verità inconfutabili. Guardate qui:
SERIE A1 2002 2003 2004 Partite giocate 270 270 270 Fuoricampo 227 215 113 Doppi 892 905 792 Punti segnati 2.746 2.896 2.506 Media battuta .263 .275 .257 Media PGL 4.23 4.43 3.82 Rispetto al biennio 2002/2003 in cui si giocava con un' altra pallina, l'anno scorso 2004 ha registrato una notevole diminuzione delle battute extrabase e dei punti segnati, ad esempio ad una sostanziale "tenuta" della media battuta fra il 2002 e il 2004 (6 millesimi non mi sembrano un granché) non ha corrisposto lo stesso mantenimento di media PGL (0.41 di differenza PGL, quasi 10% in meno è piuttosto significativo), segno evidente di una oggettiva difficoltà di produrre punti in assenza di battute lunghe.
Guardiamo quest'anno:
SERIE A1 2005 Differenza vs. 2004
(stessa pallina)Differenza vs. 2003
(pallina differente)Partite giocate 269 Fuoricampo 92 - 18 % - 57 % Doppi 742 - 6 % - 18 % Punti segnati 2.332 - 11 % - 19 % Media battuta .261 + 2 % - 5 % Media PGL 3.50 - 8 % -21 %
Quest'anno l'acquisizione del terzo straniero nel line-up avrebbe dovuto a prima vista aumentare la consistenza offensiva, in realtà lo straniero che ha fatto la differenza è il secondo pitcher del venerdì sera, il quale non solo ha aumentato il dominio sul monte nella prima partita ma, indirettamente, anche nella seconda e terza visto che il closer e i primi rilievi (Richetti, Salsi, Bartolucci, Cabalisti, Nyari, Newman) non lanciano più nelle partite strette dello straniero ma vengono altresì "spalmati" nei 18 inning delle 2 partite italiane; in altre parole il secondo pitcher straniero lancia al posto del peggior rilievo italiano del sabato...Dovunque la si guardi, la REALTA' che emerge da questi confronti è abbastanza chiara: gli attacchi hanno registrato un vertiginoso calo di potenza e di produttività, i lanciatori hanno notevolmente abbassato le loro medie.
Si è dibattuto parecchio sulla differenza qualitativa del Baseball in questi ultimi due anni, ad uno (magari lanciatore...) che ti dice che così apprezziamo di più la difesa, la strategia e la corsa sulle basi trovi di fianco quello che (magari bombardiere...) ti replica che il fuoricampo come evento epocale e il susseguirsi di 1-0 stile softball sono indice di una regressione del gioco.
Io non so se è meglio o peggio, io sostengo essere questo un ALTRO GIOCO.
La produzione di punti, a qualsiasi livello e latitudine, è sempre una miscellanea fra media battuta, extrabasi e corsa sulle basi, se viene meno una di queste componenti è evidente che il sistema offensivo ne risenta. Mi spingo un po' più in là dicendo che questo trend rischia pure di condizionare le strategie decisionali delle società, faccio un esempio che vuole solo essere un indicazione senza alcuna vena critica: lasciando perdere la valenza difensiva dei catchers e degli interni, valutiamo la scelta di uno straniero dalle spiccate attitudini offensive, quando Rimini scelse Tom Hage (settimo nella specifica graduatoria dei fuoricampo con 4, il primo ne ha 6...) era ben consapevole di rinunciare magari a qualche punto di media battuta compensandolo con una produzione offensiva fatta di legnate lunghe, ebbene se per fattori, diciamo così esterni, viene ridotto considerevolmente il suo punto di forza allora tanto vale prendere uno straniero come Carlos Mendoza che ha tutte altre caratteristiche di media battuta e velocità e produce molti più punti nell'unica maniera ormai possibile. Non so se tutti abbiano fatto caso al nostro Wady Almonte il quale oltre a essere un eccellente battitore è pure un intelligente giocatore, e negli ultimi mesi ha modificato radicalmente i sui turni e il suo atteggiamento offensivo, non "tirando" più lo swing come a inizio stagione, cercando (specialmente con gente sopra... leader negli rbi...) di "adeguarlo" a dei line drive...
Lo stesso concetto lo si può estendere allo spettacolo e ai suoi utenti, un mio amico allenatore di softball guarda le partite con gli occhi lucidi godendosi un avanzamento in terza con un out che si rivela decisivo, un altro mio amico l'altra sera è dovuto correre a casa a vedere Texas-Chicago poiché aveva bisogno di homeruns....Anch'io personalmente da tristo battitore quale ero, avrei una certa preferenza per il pikkione e per i giri sgarbati come quelli di Wady in aprile, tuttavia ripeto non è questo il punto, non è questione di soggettivo piacere di una partita di lanciatori o di battitori; la questione è che negli ultimi due anni è affiorata una realtà secondo me incontrovertibile: questo Baseball è un altro gioco, mi piacerebbe tantissimo si creasse una tavola rotonda e una discussione fra addetti ai lavori, dai giocatori ai Dirigenti di Società ai Dirigenti federali; un analisi scevra da interessi di parte poiché va da sé che (questa è davvero l'unica virtù di questa pallina...) si tratta di una questione "democratica" ed "egualitaria" che ha coinvolto in maniera orizzontale tutto il movimento.
Davide Bacci - 12/9/05