Lo Speaker's Corner
7 gennaio 2002
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Ho chiuso le mie pubblicazioni della scorsa stagione con una previsione che poi si è rivelata sbagliata. Avevo pronosticato il Rimini campione d'Italia, e invece sono stato testimone pagante della drammatica sfida che ha visto il Nettuno, la squadra che ci aveva eliminato in semifinale, trionfare proprio sul campo dei Pirati. Dopo quella finale, ho ricevuto alcuni messaggi di improperi da tifosi riminesi (che tu sia stramaledetto era la frase più carina), come se la colpa della loro deludente stagione di vertice fosse mia. Il Presidente romagnolo, nelle interviste a caldo, ha in sostanza sparato a zero sui suoi "battitori", responsabili di improduttività e in ultima analisi della sconfitta, ma non so a tutt'oggi se abbia poi dato seguito ai suoi anatemi sbarazzandosi per esempio di Sheldon, Vatcher e Liverziani. Una cosa so: che anche nella prossima stagione Rimini sarà ai vertici del nostro baseball, e di questo i tifosi romagnoli dovrebbero in fondo stare contenti, perché anche loro hanno visto tempi peggiori, e non si può vincere sempre. Per quanto riguarda il Nettuno, onore ai Campioni, che hanno messo in campo contro il Rimini la stessa attitudine mostrata contro di noi, riuscendo a ribaltare non solo il pronostico sfavorevole, ma anche lo 0 - 2 iniziale della serie scudetto. Quel che fa del Nettuno una squadra davvero speciale è il fatto che la quasi totalità dei giocatori sono locali, e questo testimonia di una scuola che non ha davvero uguali, ma in questa occasione il famigerato orgoglio nettunese andrebbe un po' stemperato dalla considerazione che, per la serie finale, sul monte abbiamo visto solo Ventura, Vigna e Palazzetti (la partenza di Ricci in gara 3 non ha passato il terzo inning).
All'estremità opposta della classifica, registriamo la retrocessione di Modena e San Marino. Per le nostre trasferte "mordi e fuggi" non poteva andare peggio, ma se davvero Modena si tiene i suoi giocatori per il campionato di A2, ci rivediamo di certo nel 2003. Per San Marino, notoriamente la mia trasferta preferita, faccio già il tifo adesso.
Il consiglio federale ha fatto appena in tempo a votare per le due partite settimanali, e poi ha dato seguito alle dimissioni di Everardo Dalla Noce dalla carica di Presidente (francamente una parentesi poco edificante, durata anche troppo a lungo) dimettendosi a sua volta e dando così spazio alle nuove elezioni, che si sono tenute in dicembre e hanno visto l'elezione del nuovo Presidente Riccardo Fraccari, già delfino (come peraltro il suo rivale Bertani) di Aldo Notari. Non ho dubbi sul fatto che le cose miglioreranno, anche perché sul peggioramento c'era poco margine. Intanto riabbiamo le tre partite, e uno straniero in più. Ci vorranno più soldi di prima per allestire una squadra di vertice?
L'arbitro Fancellu ha dato le dimissioni e non lo vedremo più calpestare i campi da baseball (o il baseball tout-court, per quanto mi riguarda). Non escludo di avere avuto una seppur minuscola parte in questa sua decisione, evidentemente dettata dall'amarezza per le reazioni suscitate dalle sue performances nei playoff (vedere l'articolo che scrissi a chiusura della stagione scorsa), e mi illudo così che a qualcosa di buono questa pagina sia servita.
La Fortitudo ha un nuovo addetto stampa nella persona di Marco Landi. Collaboratore di baseball.it, Marco è un (giovane) vecchio amico che già ha collaborato con la squadra bolognese una decina d'anni fa, e che saprà ricoprire il ruolo con competenza. Bentornato.
Il primo ingaggio ufficiale della Fortitudo 2002 è un nuovo lanciatore giapponese. Yoshimune Wakita ci ha lasciato un saporino dolce-amaro dall'anno scorso: un girone d'andata entusiasmante, che lo ha visto contribuire in maniera decisiva a proiettare la nostra squadra ai vertici della classifica, un ritorno sempre più avviluppato intorno ad un infortunio al gomito che nessuno è riuscito a guarire. Viene a sostituirlo Ayahito Shinada, che se dobbiamo giudicare dai numeri appare un ottimo acquisto. Lo stile di Wakita, in campo e fuori, è stato impeccabile, e non vedo l'ora di vedere il suo successore al lavoro sul monte del Falchi.
Per il resto della squadra, è troppo presto per sapere come sarà strutturata nel prossimo campionato. Potrebbero esserci altre novità, ma ovviamente non c'è nulla di definitivo. L'anno scorso di questi tempi eravamo in piena rumba (alla fine arrivarono sette nuovi giocatori, a rivoluzionare completamente la squadra), probabilmente l'impegno di quest'inverno è invece rivolto al consolidamento. Potessi riavere una squadra come l'anno scorso, con il pitcher straniero sano fino in fondo...
Tornerò da voi appena ce ne sarà motivo.
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