Fortitudo Baseball
Bologna,
27-28 aprile 2001
E' stata dura, ma la terza tripletta di questo avvio di campionato ha regalato all'Italeri il primo posto in classifica in solitario. Possiamo fare tutti i distinguo che vogliamo, ma questo non succedeva, mi informano, dal 1987. Per arrivare a questo risultato, la Fortitudo ha dovuto spremere tutte le sue energie in un weekend modenese che non le ha regalato niente. C'è voluta la più grande prestazione di Yoshimune Wakita da quando è in Italia per avere ragione del re degli strikeout John Kelly venerdì sera. C'è voluto un big inning pieno di pepe (il quarto, con due errori modenesi, una grande rubata di Neri, una quasi rissa in campo e sugli spalti, un colpito intenzionale, un homer da due di Santana e cinque punti bolognesi) sabato pomeriggio per permetterle di presentarsi all'ottavo ancora in vantaggio di due punti (l'incontro è poi finito 11 a 4). E' stato infine necessario dar fondo a tutte le risorse nervose dei giocatori biancoblù per trovare la forza di ribaltare il risultato sabato sera, quando eravamo ancora sotto sei a quattro alla fine del settimo inning. La maratona di gara tre (oltre tre ore e trequarti) ci ha lasciato la sensazione di una squadra forte, perché questa è stata un'altra di quelle partite, come già gara due col Paternò, che una squadra meno che forte avrebbe probabilmente perduto.
Questo però è solo l'aspetto positivo della vicenda. Ce n'è anche uno problematico, e riguarda i nostri pitcher italiani. Per la seconda volta su quattro partenze, Cristian Mura (ottimo col Parma, pessimo ad Anzio, molto buono col Paternò) non è stato all'altezza delle sue capacità, mettendo in base il leadoff avversario per quattro volte, incassando punti al primo, al terzo e al quinto inning, e in sostanza riuscendo a lanciare una sola buona ripresa (la quarta, contro gli ultimi tre battitori del lineup modenese). Il suo rilievo Fabio Betto, subentrato con un out al quinto, ci ha fatto vedere subito due riprese alla Betto, alimentando speranze di una ritrovata condizione, ma si è poi disunito al settimo concedendo un chilometrico homer a Munoz seguito da un singolo di Tinti che lo ha tolto dalla partita. Ora, come dicevo già la scorsa settimana, il calendario ci propone avversari più impegnativi, e contro di loro non è lecito aspettarsi che le nostre mazze risolvano da sole tutti i problemi. Saranno necessarie ottime prove sul monte (anche da Danny Newman, che pur vincendo a Modena non ha francamente impressionato) per avere ragione di squadre come Nettuno, Grosseto e Rimini, che ci attendono in successione a partire da venerdì prossimo. Questo aspetto sarà la chiave dei prossimi impegni. Wakita deve essere sempre al top perché affronta solitamente il più forte lanciatore avversario, e finora ha risposto molto bene, mostrando un crescendo di condizione incoraggiante. Nelle altre due partite, se ci sono dei nodi, verranno al pettine presto. La mia impressione è che i nostri pitcher "sentano" gli incontri importanti, e che quindi siano in condizione di brillare più contro un avversario forte che contro uno di livello inferiore. Speriamo che sia così, perché in questo caso il mese di maggio ci riserverà sfide entusiasmanti.
Il Modena ci ha fatto soffrire, ma in realtà è apparso più un demerito nostro che un merito loro. A parte l'interbase Munoz, un ottimo giocatore in difesa e in attacco, e l'esterno sinistro Tinti (sei su dodici nel weekend, ma non altrettanto efficace col guanto), abbiamo visto un buon lanciatore americano in John Kelly, che però sembra propenso a concedere troppe extrabasi agli avversari, e un Michele Toriaco che è sicuramente migliore delle statistiche che ha espresso finora, e che con noi sabato sera è sembrato sulla giusta via del ritrovamento della condizione che gli è valsa la convocazione per Sydney lo scorso anno. Per il resto, forse Paternò ed Anzio sono un po' meglio attrezzate del Modena, almeno per quello che abbiamo potuto vedere finora.
Il quarto inning di sabato pomeriggio è stato il momento topico del weekend dal punto di vista emozionale. Con un out e Finetti in prima grazie ad un singolo, Marco Nanni ha tentato un batti e corri, ma la sua mazza è stata intralciata dal guanto del catcher che si era alzato vedendo partire Finetti per la seconda. Alla chiamata di interferenza dell'arbitro i modenesi hanno avuto da lamentarsi, ma non ce n'era francamente motivo. Alex Neri (giocatore di utilità ed efficacia straordinarie) ha battuto un singolo a sinistra portando a casa il punto del vantaggio bolognese, ma sull'azione l'esterno sinistro Tinti si è impappinato, consentendo anche a Nanni di segnare punto e a Neri di raggiungere la terza. Con Dallospedale nel box di battuta, Neri è partito per rubare casa base, ed il tentativo di eliminarlo del catcher modenese non ha avuto successo anche perché Malagoli ha dovuto aggirare Dallo che era fermo al suo posto nel box di battuta. Le proteste dei modenesi (soprattutto il pitcher Nava e lo stesso Malagoli, oltre ai tecnici usciti dal dugout) hanno causato un lungo stop dell'incontro, al termine del quale è stato anche espulso Frabetti, giocatore marginale della formazione di casa che ha giocato a Bologna in un periodo privo di ambizioni per la Fortitudo, e che forse ha qualche motivo personale per essere così aggressivo stando seduto in panchina (quando si è trattato di entrare in partita, invece, si è beccato lo strikeout che ha chiuso gara tre). A quel punto anche il pubblico di casa si era molto scaldato. Quando finalmente il gioco è ripreso, il primo lancio del pitcher modenese ha intenzionalmente colpito Dallospedale in mezzo alla schiena. Dallo non l'ha presa molto bene, e si è avviato verso il monte invece che verso la prima. Entrambi i dugout si sono svuotati, ma in campo non è successo niente di grave. Sugli spalti, offese, ingiurie, accuse e un paio di faccia a faccia non proprio cordiali. Tra la tifoseria modenese si annida un fomentatore di professione, ormai conosciuto da tempo anche per il suo bizzarro aspetto, specialista in volgarità e in provocazioni fuori luogo, e purtroppo di questi tempi basta un solo cretino per far sì che uno stadio intero si agiti più del dovuto. Comunque l'intera vicenda si è chiusa nel migliore dei modi per la Fortitudo: un out dopo, Ruben Santana ha smontato Nava con un homer da due che ha dato all'Italeri un margine di vantaggio che la G.B. Ricambi non ha più potuto rimontare.
Ci sono due azioni che voglio citare perché sono state le due vette del weekend, dal punto di vista tecnico. La prima è stato un out al volo di Davide Dallospedale nella stessa partita del sabato pomeriggio. Già protagonista nelle azioni descritte sopra, il nostro seconda base ha coperto una quantità di terreno degna di un esterno centro per arrivare ad agguantare in tuffo una palla battuta in Texas (cioè, in zona di nessuno, tra prima, seconda ed esterno destro) dal terza base Lucena all'ottavo inning. E' stata una giocata clamorosa, e voglio sottolineare che la squadra sta dimostrando di essere in grado di offrire ai suoi tifosi giocate difensive eccezionali con confortante regolarità. Queste sono le azioni che in America vanno negli highlights in televisione, e non per caso: rappresentano l'essenza della performance nel gioco del baseball. Sul fronte offensivo, invece, chi ha avuto la pazienza di restare allo stadio dopo mezzanotte sabato sera (quasi tutti, in verità), ha potuto vedere una battuta tra gli esterni di Alessandro Neri che ha raggiunto il muro di recinzione mentre Alex volava sulle basi. E' stato fermato in terza dove è arrivato tranquillamente in piedi, e probabilmente con il segnale di avanzamento avrebbe registrato un fuoricampo interno, che è un'azione tanto rara quanto entusiasmante. Grande Alex.
Insomma, adesso arrivano gli impegni veri. Il prossimo weekend arriva a Bologna il Nettuno, che è ovviamente uno degli avversari su cui la Fortitudo deve principalmente misurarsi. Peraltro, non si tratta di un test fondamentale solo per la squadra. Anche il pubblico è chiamato a dimostrare il salto di qualità che il 2001 deve rappresentare per le ambizioni bolognesi. Non ci sono più scuse: il freddo del weekend col Parma è passato, e il Nettuno non è certo una neopromossa che si affaccia per la prima volta sul palcoscenico della A1, come era il Paternò. Al terzo impegno casalingo, dunque, ci si presenta un test che non è dilazionabile: la squadra è prima in classifica, l'avversario è di massimo rango, e già venerdì sera saliranno sul monte i signori Yoshimune Wakita e Cipriano Ventura, per uno scontro al vertice che promette faville. I risvolti sono evidenti: l'anno scorso, il pubblico è accorso numeroso come non mai quando l'Italeri era in corsa per i playoff e a Bologna salì il Rimini. Però la partita fu molto deludente, i nostri non furono mai in gara, e quel pubblico non l'abbiamo più visto per tutto il 2000. Quindi, tutti pronti per la grande avventura: la squadra ha bisogno di un grande pubblico, e il pubblico vuole una grande squadra. Speriamo che anche i media ci diano una mano (per la verità, lo spazio che il baseball si è ritagliato su Carlino e Stadio mi sembra cresciuto significativamente rispetto allo scorso anno, e questa è un'ottima cosa). Ci sarà anche la televisione. In una città dove calcio e basket offrono spettacoli di prima categoria (questo è ciò che ci differenzia da tutte le nostre avversarie, esclusa parzialmente Parma), a noi non manca più niente perché si parli finalmente anche di noi, e sul serio.
Bolognesi, fatevi un regalo: venite al Gianni Falchi, e innamoratevi dello sport più bello che ci sia.
Past Speaker's Corners:
20-21 aprile 2001 - Italeri - Paternò
13-15 aprile 2001 - Anzio - Italeri
6-8 aprile 2001 - Italeri - Parma
Precampionato - marzo 2001
Precampionato - febbraio 2001
Precampionato - gennaio 2001