Lo Speaker's Corner
Parma, 7 - 8 giugno 2002
Parma vs. ITALERI
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Avevo lanciato una specie di appello la scorsa settimana: tutti a Parma! E in effetti sabato sera c'era un discreto drappello di tifosi bolognesi al seguito della squadra. Non proprio "tutti", ma abbastanza per eguagliare quasi il pubblico locale. Ed è un piacere essere in molti, perché è il modo migliore per far sentire alla nostra squadra quanto le siamo vicini. La quantità di messaggi che ricevo da tifosi e visitatori del sito è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno, ed è tangibile l"infoio" che ne pervade la maggior parte. Tutti sperano che questo sia l'anno buono, e al Falchi gli spettatori di ritorno (alcuni da decenni...) non vengono più a vedere una partita all'anno come nel passato, ma hanno ricominciato a "frequentare", e a ritrovare vecchi amici. Basta andare ad un semplice allenamento infrasettimanale, per sentire l'aria frizzante delle stagioni speciali. In una parola, l'ambiente si sta decisamente rivitalizzando.
Per quanto sconfitti amaramente in gara tre, torniamo da Parma con il bottino sicuramente soddisfacente di due larghe vittorie, avendo avuto conferma del fatto che, pur con tutti i problemi che la squadra sta vivendo e cercando di risolvere (gli infortunati, i fuori forma, quelli in aria di taglio, il pitching staff corto ecc.), siamo competitivi ai massimi livelli del nostro campionato. Manteniamo la seconda posizione in solitudine, e lo scontro della prossima settimana con il temibile Rimini, già forte anche senza Cossutta, ci darà la possibilità di fare davvero il punto della situazione intorno alla metà del campionato. La squadra romagnola sta ricevendo responsi positivi dal suo pitching staff, avendo avuto anche la capacità di intervenire in corsa e cambiare ruolo a Moceri, con buoni risultati. La prossima settimana avremo modo di vedere il più convincente "running game" che venga espresso in Italia, che i nostri storici rivali sanno usare se c'è bisogno di colmare qualche piccola lacuna nel box. In sostanza, se anche ci fosse da scegliere un solo weekend in tutto il campionato in cui andare al Falchi, il prossimo turno E' l'appuntamento da non perdere.
Shinada ha fatto tredici un'altra volta (sempre in trasferta e sempre contro un'avversaria "di rango"), allontanando le ipotesi di sostituzione che ancora serpeggiano di tanto in tanto. Non sarà il più forte dei partenti stranieri calati in Italia quest'anno, ma intanto ha portato a casa un'altra vittoria importante, subendo solo due punti e lanciando un'altra completa. Newman ha offerto un'altra prova di gran classe, concedendo alla sua ex squadra la miseria di un singolo in sette riprese, rilevato poi da Nava, in recupero. Betto, partito molto bene nella gara del sabato sera, e dotato di un bel vantaggio da Seal e Liverziani, ciascuno con un homer da tre punti, è poi vistosamente calato tra il quarto e il quinto inning, lasciando spazio a un Milano che, nonostante la terza sconfitta su quattro decisioni che gli sono toccate in rilievo quest'anno, ha però tenuto bene il monte per più di due riprese, calando nel fatidico ottavo inning che ha fruttato quattro punti per il Parma (di cui due sono entrati automaticamente con due basi ball concesse da Sheldon a basi piene, e un altro su lancio pazzo, sempre a basi piene, di Corradini). L'unico vero merito del vincente Nyari mi è parso essere la resistenza, che comunque non è poco (quando è sceso, all'ottavo inning, era sotto sei a quattro avendo concesso solo sei valide, ma con due homer e un doppio). La gestione dei pitchers ha dato adito ancora una volta a qualche discussione, ma va detto che con un bullpen così corto, se un partente tiene meno di cinque riprese i dolori sono quasi automatici. In più, questa settimana, avevamo Corradini in condizioni precarie, e questo ha indotto Mazzotti, avendo Nava già chiuso l'incontro del pomeriggio, a rilevare Milano con Sheldon, che non poteva certo essere al meglio della condizione, essendo da poco tornato dall'ospedale dove era andato a farsi medicare la mano sinistra colpita da un lancio di Ceccaroli in gara due (un taglio sulla ciccia esterna). Al di là dell'utilizzo "a freddo" di Sheldon, aver messo Nava a chiudere un incontro che vincevamo otto a due è sembrato un voto di fiducia nei confronti di Milano, ma insomma in ultima analisi stiamo a parlare di questioni di lana caprina, dato che è evidente che a questa squadra manca un valido e sano braccio in più, senza il quale potremo barcamenarci in regular season, ma non negli auspicabili playoff, con il loro formato "espanso". Arriverà? Non arriverà? Sul "quando" possiamo anche stare elastici, ma di sicuro non sul "se".
Il lineup, nel suo complesso, è apparso più efficace che nel recente passato. Si porta a casa un consistente bottino di extrabasi (sei doppi, un triplo e cinque homer), ottenute tra l'altro in situazioni ottimali (Seal, per esempio, ha battuto un doppio e un fuoricampo che hanno fruttato la bellezza di sei punti, e anche Liverziani l'ha cacciata due volte, con quattro punti entrati). Ventuno punti segnati a Parma (contro dodici subiti) sono un risultato notevole, e nel nostro caso va detto che addirittura sconta la non buona forma di almeno un paio dei nostri battitori (Matteucci e Sheldon). Seal continua a non convincere del tutto, nonostante abbia dimostrato una certa abilità nel battere "al momento giusto" (secondo negli RBI di squadra dietro al solo Frignani, ben staccati da tutti gli altri). Ormai è chiaro che quando incoccia la palla è in grado di imprimere una discreta potenza, ma a vederlo nel box succede un po' troppo spesso che dia l'impressione di non raccapezzarsi molto sui lanci che vede. Sta lentamente migliorando, forse, ma potrebbe essere troppo tardi per evitare il taglio, sempre che la Società sia in grado di trovare una valida alternativa per poter finalmente assegnare il quarto posto in battuta in maniera legittima. Tornando all'infermeria, anche in difesa dobbiamo registrare qualche acciacco: questa settimana è toccato a Dalton e Dall'Olio, entrambi con problemi alla schiena.
Certo che il campionato di quest'anno, come è sembrato fin dalle prime giornate, sembra il più appassionante degli ultimi tempi: nessuna squadra in grado di staccarsi decisamente dal gruppo a soli due turni dalla fine del girone di andata, solo una squadra che appare nettamente inferiore alle altre, seppur capace di cogliere la sua prima vittoria contro i campioni d'Italia nettunesi. Lotta serrata in testa e in coda. Il Rimini che lascia una partita all'Anzio (oso dire: un'altra squadra rispetto a quella che abbiamo incontrato e battuto tre volte noi), eppure comanda ancora la classifica in solitudine; il Grosseto che sostituisce Brosnan con Hector Ramirez, solo due anni fa in major league con Milwaukee; il Modena che nonostante le due sconfitte rimane in corsa per le prime posizioni. Il Firenze che vince due col Codogno e rivede la luce. Ad essere un appassionato imparziale ci sarebbe da entusiasmarsi, invece l'effetto su di me è che soffro come una bestia...Accidenti, oggi è solo lunedì.
2002 Speaker's Corners:
26 maggio: Anzio - Italeri
20 maggio: Nettuno - Italeri
13 maggio: Italeri - Modena
7 maggio: Firenze - Italeri
29 aprile, Italeri - Codogno
10 aprile, preseason
3 marzo, preseason
7 gennaio, preseason- - - - - -