Fortitudo Baseball
Lo Speaker's Corner
Parma
, 8-9 giugno 2001
CUS Parma vs. ITALERI

Le cifre del weekend

Le foto della settimana

Classifica del campionato

    Dopo aver spazzato via il Parma nelle prime tre partite della stagione al Falchi, due mesi fa, fu unanime la considerazione che eravamo stati fortunati ad avere sùbito in calendario un'avversaria che iniziava il campionato ancora a ranghi incompleti. Deve arrivare Madonna, si diceva, e forse anche Di Pace, oltre al bomber Bellinato e ad un paio di pitcher oriundi. Insomma, sembrava solo una questione di tempo prima che i ducali fossero in grado di rimettere in campo l'ossatura della squadra che lo scorso anno gli aveva consentito di lottare per il secondo posto alle spalle del Rimini fino all'ultima giornata. Nessuno di noi immaginava, all'epoca, che a questo punto la Fortitudo sarebbe stata prima in classifica, e tanto meno che la squadra di Fochi e Ceccaroli sarebbe stata otto partite sotto cinquecento di media, al terzultimo posto in classifica. In effetti, gli amici del Cus Cantine Ceci hanno schierato diversi giocatori nuovi in questi due mesi, ma una buona parte di loro è già stata rispedita a casa, con il risultato che la squadra di oggi non sembra molto più forte di quella di inizio stagione. A parte i tre punti rifilati a Mura nel primo inning di sabato sera, il tabellone dell'Europeo ha snocciolato venticinque zeri in corrispondenza della squadra di casa (non ventisei, perché gara due è addirittura finita all'ottavo per manifesta inferiorità). Monte di lancio deficitario, difesa fuori fase, attacco sporadico, pubblico scarso e incattivito. Essendo all'inizio del girone di ritorno, ovviamente i ducali devono ancora affrontare le altre otto squadre, e dunque il sincero augurio che sfoderino un sussulto di orgoglio e si prendano qualche bella soddisfazione per consolarsi di un campionato storto non è nemmeno disinteressato, da parte mia. Ma sarà meglio parlare della Fortitudo

    Per ora, il barometro della nostra squadra continua a segnare bello stabile. Superata sostanzialmente indenne la fase degli infortuni a ripetizione (ma la pausa del campionato non potrà che giovare a Ruben Santana, che non riesce quasi a correre a causa di una pubalgia), e potendo nuovamente disporre del roster al completo, la squadra appare in ottima forma. Wakita ha sfornato la terza complete game shutout del suo campionato, forse la più impressionante dell'anno, almeno a guardare il tabellino (solo due valide e una base ball), dopo quelle di Modena e di Grosseto (e quanto c'era andato vicino a Caserta...), dimostrando di riuscire ad essere addirittura più efficace in trasferta che al Falchi, dove pure non scherza affatto. Newman ha incassato tre valide in sette riprese, che sono meno di quelle che ha battuto nel weekend (quattro su dieci per lui), e lo stesso Mura, vittima di sé stesso nella prima ripresa, aperta con cinque singoli consecutivi, ha poi concesso altre tre valide in tutto il resto dell'incontro, tenendo il campo fino al sesto inning, prima di lasciare il campo a Incantalupo, che in tre frazioni ha preso solo un singolo, lasciandoci però l'impressione di non essere ancora al livello dell'anno scorso. La sua palla è certamente veloce, ma sembra fare un po' fatica a trovare l'area dello strike con continuità. Una sola ripresa per Corradini, inutilizzati Milano e Betto, segno della profondità del nostro pitching staff.

    In attacco, quarantuno valide nel weekend con cinque homer (due per Santana che è leader solitario del campionato), undici doppi e un triplo. Per dire che i nostri non battono solo di media, ma anche di potenza. E' abbastanza normale che gli ex giochino al loro meglio, ma al di là di questa considerazione la trasferta di Parma ci ha dato la sensazione di essere sulla strada giusta per ritrovare il miglior Carrozza (un fuoricampo, due doppi e sei su undici totali con tre RBI). Gigi batte quarto dall'inizio del campionato, ed è dunque il cuore di un lineup che può intimorire chiunque (vi garantisco che Ettore Finetti non batterebbe ottavo in nessun'altra squadra italiana, come invece è successo sabato sera a Parma). Guardate qui:

    Questo è il lineup Fortitudo nelle partite in cui non lancia Newman (che tra l'altro anche a Parma ci ha fatto vedere che razza di strepitoso esterno centro sappia interpretare). Quando Danny è sul monte, in compenso, possiamo schierare Alex Neri, di cui ho già avuto modo in passato di sottolineare la straordinaria disciplina nel box e utilità in campo. E che dire di Dallospedale (che vale da solo il prezzo del biglietto) e Dall'Olio? Alzi la mano chi si aspettava da Matteo un campionato a questo livello. E Lele Frignani, che la può sempre cacciare fuori e gioca a sinistra da Nazionale fisso? E il mio amico Ricky Matteucci, autore del primo fuoricampo della sua vita con la mazza di legno? Questa non è male, eh? Ricky ha esordito in serie A nel 1975, cioè ventisei anni fa (...), e quello è stato l'ultimo campionato con le mazze di legno, sostituite dal metallo dall'anno dopo. Però lui all'epoca faceva il lanciatore, e non risulterebbe che abbia battuto homer in quell'anno. Interpellato in proposito, il suo commento è stato: "Casomai li prendevo"... 

    Forse mi sono lasciato un po' prendere dall'entusiasmo, ma mi è rimasto fuori solo Bidi Landuzzi, che avrà anche fatto una sola valida a Parma, ma è stato il fuoricampo che ha decretato la manifesta, e comunque sta giocando nel suo cruciale ruolo di catcher in maniera egregia. 

    Insomma, tutte le dimostrazioni di forza che le si potevano chiedere, ormai la Fortitudo le ha fornite. Che la squadra abbia potenziale da finale scudetto è un fatto (certo, con tutti sani e tutti in forma). Adesso resta la parte mentale e psicologica, che è quella che distingue una squadra imbottita di ottimi elementi da una squadra veramente di vertice. Dico "resta" perché soltanto il tempo potrà dirci se i nostri giocatori sono in grado di mantenere alta l'intensità della loro ispirazione per tutta la stagione. Come avevo notato anche col San Marino, e come è stato ribadito dalla trasferta di Parma, alcune triplette vincenti possono essere addirittura prive di pathos. Ti siedi in tribuna, e comincia la partita. Magari puoi andare sotto tre a uno al primo inning, oppure puoi non riuscire a distanziare gli avversari e ritrovarti ancora ingarellato alla settima ripresa, ma la sensazione è che alla fine i tuoi ce la faranno. E infatti, alla fine ce la fanno. I giocatori, in campo, ti danno l'impressione di stare svolgendo il loro compito con tranquillità, fiduciosi che i valori alla fine verranno rispettati. Queste squadre, però, a volte si trovano improvvisamente davanti (o meglio dentro) degli avversari subdoli, molto più pericolosi di quelli che indossano casacche diverse e che pestano il diamante con loro. Questi avversari si chiamano sufficienza, distrazione, noia, presunzione, deconcentrazione, egoismo, stress. Sono subdoli perché non si fanno mai vedere se dalle tue parti c'è un Rimini o un Nettuno, ma aspettano pazientemente e fanno capolino quando di fronte ti ritrovi squadre che sulla carta sono palesemente più deboli. Allora, chiedo scusa per il sermone (che darà ulteriore credito a chi ha già definito questa colonna L'omelia di Padre Rupert...), ma ci aspettano quattro eventi che sembrano fatti apposta per testare la nostra resistenza a quegli avversari. Questi eventi sono:

  1. la visita dell'Anzio il prossimo weekend (De Rossi ha tirato un complete game e ci ha battuto, a casa sua);

  2. la successiva trasferta a Paternò, con l'inevitabile corollario di scomodità per il lungo viaggio, la partita da giocare al mattino, le condizioni del campo inusuali per la serie A (non è un caso che il record casalingo dei siciliani sia di tutto rispetto, nonostante la partenza di Moceri);

  3. una pausa di due settimane per gli impegni della Nazionale, a cui diversi nostri giocatori parteciperanno con pieno merito (conosciamo l'effetto delle pause sulle nostre prestazioni nei campionati più recenti);

  4. il Modena ultimo in classifica che ci visita alla ripresa del campionato: già battuto tre volte a casa sua, squadra senza pretese, sembra ormai rassegnata, ecc. ecc.; peccato però che il potente Caserta, probabilmente vittima a sua volta di quegli avversari, ne abbia lasciate due ai modenesi proprio in questo weekend.

    Se sapremo preservare l'attuale forma attraverso tutti questi eventi, allora vi garantisco che la successiva trasferta di Nettuno sarà roba da pullman di tifosi organizzati al seguito della squadra.

    Vorrei fare un'ultima richiesta, prima di chiudere: invece di accanirvi in forze contro i ciclisti, cari ispettori dei NAS, interrompendo quel meraviglioso spettacolo che può essere il Giro d'Italia, potrei suggerirvi di stornare una parte delle vostre risorse per effettuare qualche controllino sulle sostanze sicuramente stupefacenti che assumono con preoccupante regolarità i classificatori ufficiali del campionato di baseball?

 

   

Past Speaker's Corners:

1-2 giugno: Caserta - Italeri
25-26 maggio: Italeri - San Marino
18-20 maggio: Italeri - Rimini
11-12 maggio: Grosseto - Italeri
4-6 maggio 2001: Italeri - Nettuno
27-28 aprile 2001: Modena - Italeri
20-21 aprile 2001: Italeri - Paternò
13-15 aprile 2001: Anzio - Italeri
6-8 aprile 2001: Italeri - Parma
Precampionato - marzo 2001
Precampionato - febbraio 2001
Precampionato - gennaio 2001

Archivio 2000