Fortitudo Baseball
Lo Speaker's Corner
Bologna
, 15-16 giugno 2001
ITALERI vs. Anzio 

Le cifre del weekend

Le foto della settimana

Classifica del campionato

    Stavo guardando le classifiche del baseball americano, e mi sono chiesto se è più sorprendente che i Seattle Mariners abbiano il miglior record di entrambe le leghe (52 vinte e 14 perse, .788) o che la Fortitudo, loro affiliata europea, comandi la classifica italiana (28 vinte e 5 perse, .848). Come sapete, il link che lega Mariners e Fortitudo non è solo un pezzo di carta firmato da due dirigenti. E' un accordo di collaborazione che parte da Mauro Mazzotti, scout europeo della franchigia di Seattle, il cui arrivo a Bologna reduce dallo scudetto riminese ha coinciso con la firma dell'accordo, e arriva fino a Yoshimune Wakita, pitcher proveniente dalla loro organizzazione e molto stimato per le sue attitudini e capacità, ma non più considerato un prospetto per le major league a causa dell'età (in un mercato come quello, ventinove anni sono troppi per un pitcher di doppio A). Tutto sommato, credo che i due primati non abbiano molto in comune. A Seattle, anno dopo anno, hanno perso Randy Johnson, Ken Griffey Jr., e quest'anno anche Alex Rodriguez, passato ai rivali di division Texas Rangers (attualmente ultimi a 29 partite da Seattle...) con un contratto da 250 milioni di dollari, ma nonostante questo hanno trovato il mix giusto che consente anche ad una squadra priva di superstar (Edgar Martinez a parte) di fare le cose giuste giorno dopo giorno. La Fortitudo, invece, è evidentemente reduce da un notevole sforzo, prima di tutto organizzativo ma poi anche economico, che le ha consentito di appoggiare su un telaio che lo scorso anno ha mancato i playoff di un soffio una serie di giocatori che stanno facendo la differenza: Daniel Newman, il salto di qualità, grazie al triplo ruolo che ricopre (pitcher della Nazionale, eccezionale esterno centro e ottimo battitore); Matteo Dall'Olio, Ettore Finetti e Ricky Matteucci, la profondità del lineup; Gigi Carrozza, il ciliegione sulla torta. Ma un nesso tra i successi di Seattle e quelli di Bologna c'è comunque, ed è evidentemente il Giappone. Mentre i Mariners, tra molte perplessità degli esperti, hanno prima affidato il ruolo di closer a Kazuhiro Sasaki, e poi ingaggiato l'esterno Ichiro Suzuki, veterano campione di battuta nel suo paese, ottenendone risultati di una consistenza addirittura sconcertante (Sasaki è il miglior closer dell'American League, praticamente un automatico, e Suzuki batte in quasi tutte le partite), i dirigenti bolognesi hanno deciso di percorrere l'incognita del primo lanciatore giapponese della storia del nostro baseball, senza farsi condizionare dalle statistiche che si portava dietro, francamente non entusiasmanti, né dall'incognita che rappresentava il suo ingaggio dal punto di vista dell'adattamento all'ambiente. A metà stagione, per quello che possiamo vedere, si è trattato di una scelta azzeccatissima. Wakita ha infilato dieci vittorie senza sconfitte, e guida la classifica della media PGL con una cifra da prefisso telefonico. Il suo inserimento tra i compagni è notevole, l'adattamento all'Italia ottimo. A fine luglio, approfittando della pausa del campionato, alcuni dirigenti Fortitudo si recheranno a Seattle in occasione della scadenza del friendship agreement (che, ricordiamo, durava due anni). Ci aspettiamo che l'accordo venga rinnovato, perché la sua validità ed importanza è nei fatti, ed è inoltre dimostrata dalla mezza dozzina di squadre italiane che hanno cercato quest'anno di seguire il nostro esempio, agganciandosi ad una franchigia professionistica.

    Il weekend con l'Anzio è filato via abbastanza liscio, come auspicato, anche se i risultati finali possono trarre leggermente in inganno. In gara uno, vinta sei a due, ci sono voluti il solito sprint finale (il punteggio era ancora di due a uno per Bologna a fine sesto), e una serie sconcertante di errori dei nostri avversari per trasformare in sconfitta una notevole prestazione di Mario San Gilbert. Wakita è stato toccato un po' più del solito (che venga toccato meno è quasi impossibile, peraltro), concedendo quattro doppi. Sabato lo abbiamo visto con il braccio destro fasciato, speriamo che il dolorino che sente all'avambraccio sia roba di poco conto. In gara due ci siamo presentati al quinto sotto quattro a zero, avendo sprecato due occasioni succulente (uomo in terza senza out al primo, basi piene con un out al terzo). Alle prime difficoltà del partente De Nicola, poi sostituito in modo non del tutto adeguato da Stavola, la Fortitudo è esplosa per otto punti che sono rimasti tutto il suo bottino della gara. C'era un caldo sovrumano, senza vento e con molta umidità, tanto che a un certo punto Newman ha avuto un piccolo malore, da cui si è comunque ripreso continuando a lanciare (tanto per dare un altro segnale di come questi giocatori prendono il loro impegno). Gara tre è finita al primo inning, con dodici presenze alla battuta, punto segnato dai primi sette uomini del lineup, che hanno fatto scomparire il punticino incassato da Mura nella frazione precedente. Un potente homer da tre punti di Finetti al quarto ha tenuto sveglio l'interesse, nell'unica partita effettivamente senza storia. Da notare i buoni e tonici rilievi da due inning offerti da Milano e Corradini sabato sera, i tre strikeout con cui Incantalupo ha chiuso il nono inning venerdì sera, ma soprattutto, vorrei dire, un gran bel Betto sul monte per quattro riprese in rilievo di Newman. Se qualcuno è convinto che l'Italeri stia esprimendo il massimo delle sue potenzialità dall'inizio del campionato, che non ci sia spazio di miglioramento per una squadra che ha vinto l'ottantacinque per cento delle partite che ha giocato, io provo a suggerirgli di considerare l'impatto che potrebbe avere un Betto di nuovo ai livelli dello scorso anno su una serie di sette partite da giocare nell'arco di nove giorni, come presumibilmente accadrà in settembre. 

    La classifica del campionato comincia a prendere un volto più adeguato alle aspettative di inizio campionato, e mi sembra che il ruolo dell'Italeri non sia stato marginale. Il Grosseto ha iniziato la sua riscossa vincendo due partite contro di noi, mentre Caserta, dopo le due sconfitte subite ad opera della Fortitudo, ha imboccato un apparente declino, che lo ha già portato dal terzo posto al quinto, sconfitto in casa due volte dal Parma. Sul Nettuno si potevano nutrire pochi dubbi, si è gia assestato al terzo posto e da lì non lo muove più nessuno. Tanto per la cronaca, il vantaggio della Fortitudo sulla quinta (a questo punto il Caserta) è di dieci partite, sul Nettuno di sei, quindi forse è il caso di smettere di parlare di obbiettivo playoff. Arrivare quarti sarebbe una bella delusione.

    Vi ricordo che la prossima trasferta di Paternò è quella scomoda. Quella dove si prende l'aereo oltre al pullman. Quella dove si gioca su un campo la cui superficie è meno omogenea rispetto a tutti gli altri diamanti di serie A. Quella, soprattutto, dove gara due viene giocata alle dieci di mattina, con luci totalmente diverse da quelle cui qualunque giocatore di baseball è abituato, e con presumibile presenza in campo richiesta ai giocatori alle otto e mezza (orario in cui tutti loro normalmente dormono, al sabato mattina). Solo due squadre, a quanto mi risulta, hanno rifiutato questa soluzione, offerta dai siciliani per poter giocare sul proprio campo privo di illuminazione, consentendo in cambio agli avversari di passare una sola notte fuori casa. Si tratta di Nettuno e Anzio, che hanno preteso le luci e dunque hanno giocato a Messina. Finora, i siciliani hanno vinto quattro delle sei serie giocate in casa, perdendo tre partite solo contro il Rimini, e due proprio con il Nettuno. In tutte le altre serie giocate in casa, il Paternò ha vinto due incontri su tre (nel dettaglio, contro Grosseto, Parma, Modena ed Anzio), il che significa che il loro bilancio casalingo è di nove vittorie e nove sconfitte, mentre quello in trasferta è di tre vittorie e dodici sconfitte. Una discreta differenza, direi.

    Vorrei chiudere dando spazio ad un contributo dei nostri tifosi più fedeli ("Quelli del Loggione"), apparso sul giornalino distribuito al Falchi, di cui normalmente la rassegna stampa di questo sito riporta solo l'editoriale di copertina. Si riferisce alla trasferta di Parma della scorsa settimana.

 

   

Past Speaker's Corners:

8-9 giugno: Parma - Italeri
1-2 giugno: Caserta - Italeri
25-26 maggio: Italeri - San Marino
18-20 maggio: Italeri - Rimini
11-12 maggio: Grosseto - Italeri
4-6 maggio 2001: Italeri - Nettuno
27-28 aprile 2001: Modena - Italeri
20-21 aprile 2001: Italeri - Paternò
13-15 aprile 2001: Anzio - Italeri
6-8 aprile 2001: Italeri - Parma
Precampionato - marzo 2001
Precampionato - febbraio 2001
Precampionato - gennaio 2001

Archivio 2000