Lo Speaker's Corner
Bologna, 16 - 17 agosto 2002
ITALERI vs. Anzio
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La replica del Presidente Michelini
La replica della stampa locale
Portiamoci a casa questa "tripletta atipica". L'Anzio non è mai stato in vantaggio nel weekend, ma quanto abbiamo sudato lo sa solo chi era al Falchi. Giunti al campo venerdì sera, c'era la notizia dell'indisponibilità di Sangilbert, mentre Shinada saliva regolarmente sul monte, segno che non c'erano dubbi sulla sua utilizzabilità (se ci fossero stati, la mancanza del forte pitcher dominicano offriva una buona occasione di ulteriore riposo).
Ma c'è voluto poco per scoprire che Shinada non era quello solito. Dopo un paio di riprese già mostrava la corda (si è allenato poco per via dell'infortunio alla coscia sinistra), e quando è sceso zoppicava vistosamente (ahi!). Ora, siccome tutti noi abbiamo ancora in mente la frustrazione che ci ha provocato l'infortunio infinito di Wakita dello scorso anno, preferisco non ripetermi. Vorrei solo dire che, con un roster come quello che la Fortitudo mette in campo quest'anno, la mancanza di uno staff medico (ma non voglio montarmi la testa, diciamo pure anche un solo medico sportivo), a cui affidare non solo la cura dei giocatori ma anche la decisione finale sulla loro utilizzabilità, mi sembra una mancanza che può costar caro. Lo so che in Italia la capacità dei medici sportivi di curare un lanciatore è sempre dubbia, perché ovviamente ne vedono pochissimi, ma per la miseria, il nostro si è fatto male alla coscia sinistra! Alla fine, succede sempre che Mazzotti, in mancanza di altre autorevoli precise indicazioni, debba ridursi a chiedere al giocatore se "se la sente" oppure no. E io ho ancora nelle orecchie il famigerato "I pitch, I pitch" di Wakita. Adesso stiamo a vedere che cosa succede. C'è chi dice che il giapponese è in dubbio per Grosseto, e chi dice che deve stare fermo un mese. E' normale che, in assenza di una "autorità" riconosciuta, ognuno si senta autorizzato a dire la sua. Io preferisco incrociare le dita.
E i problemi con i pitcher non sono finiti qui. Nelle ultime due uscite, Newman ha collezionato due espulsioni. Nell'ultima, ha perso il controllo a causa di una semplice chiamata di balk. Ora, io non so neanche se il balk c'era o meno, e sinceramente non me ne frega niente, perché il punto è tutt'altro: un giocatore già diffidato dovrebbe stare più attento a controllare il suo temperamento. Cerchiamo di avere in mente la squadra prima delle nostre beghe personali. Alla sera, rientrato sul monte per sostituire Betto, si è addirittura fatto chiamare apposta un balk "vero", per mostrare all'arbitro Scirman che quello del pomeriggio non lo era. Non mi sembra un bell'esempio, anche perché le conseguenze di simili uscite le può pagare tutta la squadra.
E non possiamo sperare in eterno nella "clemenza della corte". Anzi, già che ci sono, vorrei suggerire, proprio alla luce della vicenda Newman, che sarebbe anche ora di smetterla con le continue lamentazioni da muro del pianto che ormai accompagnano costantemente la squadra. Adesso è tornato di moda sparare sul Nettuno, e sul comportamento dei suoi giocatori, e sulla pressione che mettono sugli arbitri, e via dicendo. Ma per favore! In campo ci sono degli arbitri che devono far rispettare il regolamento. Se questo non succede (ma il più delle volte succede), la colpa è solo loro, e non dei giocatori o dei tecnici che cercano soltanto di vincere le partite. Che Patrone si lamenti sempre è un fatto, ma se sta bene agli arbitri gli avversari devono prenderne atto e attrezzarsi di conseguenza. Si vede che in Italia si può fare. Vorrei precisare che queste lamentele non provengono assolutamente dalla squadra, e per quel che ne so nemmeno dai dirigenti. Vengono dall'ambiente circostante, tifosi, giornalisti. Siccome scrivo questo corner in ritardo, ho già avuto modo di leggere la stampa locale di lunedì, dove si titola, addirittura, sul tema del complotto! La mia (sempre personale, come al solito) posizione al proposito è bella netta: piantiamola con questi deliri. Non so da chi provengano le ipotesi di complotto (al giornalista qualcuno l'avrà raccontato, visto che lui non era nemmeno allo stadio), ma confesso che se un giornale di Rimini o di Grosseto, dico a caso, scrivesse una roba del genere, io lo troverei penoso.
Insomma, voglio dire, siamo primi in classifica, e questa è una posizione in qualche modo di responsabilità. Facciamo vedere che l'ambiente è all'altezza della squadra.A proposito. La Fortitudo, durante la pausa del campionato, ha annunciato il prolungamento del contratto del Manager Mauro Mazzotti per altri tre anni, fino al 2005. Si è visto mille volte un Manager riconfermato durante la stagione, in America ma anche in Italia nel calcio, perché si tratta di un segnale preciso che significa: la riconferma dell'accordo non dipende dal risultato del campionato; siamo entrambi soddisfatti del rapporto e abbiamo deciso di estenderlo adesso per dare un segnale di tranquillità e di continuità. Sono molto soddisfatto sia del merito che del metodo, mi sembra una testimonianza di serietà da parte della Società, che evidentemente crede nella bontà del lavoro svolto da Mauro (e ci mancherebbe). Sono riuscito a leggere i commenti più disparati sulla vicenda, ma i due che mi hanno colpito sono stati quello di alcuni tifosi che si sono chiesti se era davvero opportuno annunciarlo adesso, e quello di un giornalista che ha affermato che tanto i contratti nel baseball sono carta straccia, e se l'Italeri non vince lo scudetto Mazzotti verrà probabilmente cacciato a prescindere. Evidentemente lo stile della Fortitudo non è compreso da tutti, ma pazienza. Del resto, succede sempre così: più commenti leggi su un fatto sportivo, più è facile che ti imbatti anche in qualche sciocchezza.
Volevo dire anche una cosa sull'Anzio. Non voglio fare lo spiritoso, ma non sono abbastanza addentro ai dettagli del nostro baseball per sapere quali sono, tra Ramon Tavarez, Raul Franco, Kelvin Marianucci, Josè Ventura, Henry Santiago e Carlos Richetti, i quattro italiani. Questa non è una critica ai laziali, perché lo stesso si può dire anche di molte altre squadre (e in fondo se uno davvero non è addentro potrebbe anche non sapere perché Newman e Sheldon hanno il passaporto italiano). Quello che volevo dire è che, tra tutti questi avversari dai nomi esotici, quello che più mi ha impressionato favorevolmente è stato Enzo Sanna. Un catcher solido, evidentemente buon gestore dei lanci dei suoi pitcher, molto attento e selettivo in battuta. Complimenti.Insomma, ce ne andiamo a Grosseto per una sfida di grande interesse. Ho saputo che Gabriele Ermini ha subito un altro grave infortunio (palla in faccia, zigomo fratturato, chirurgia in arrivo e stagione finita). Mi dispiace molto, perché più di una volta mi sono deliziato a vederlo giocare, e spero che con questa disgraziata stagione abbia esaurito il suo bonus personale di sfiga in carriera. Anche noi, però, abbiamo i nostri bei problemucci. Dallospedale è tornato dai Mondiali Universitari, dove è stato eletto miglior seconda base del torneo (c'erano dubbi?), con un dolore che lo infastidisce, ma dovrebbe farcela. Lele Frignani ha un problema al tallone che gli impedisce anche di camminare per bene. Matteucci ha mal di schiena. Nava non sta bene (sabato ci ha provato ma non ce l'ha fatta). Lo stesso Corradini ha dei fastidi, attraverso i quali, almeno, finora è riuscito ad esprimersi comunque a buoni livelli. Come al solito, torniamo dalla pausa di campionato più infortunati di prima (è successo anche l'anno scorso). Bisognerà stringere i denti, perché anche se i playoff sembrano ormai a un passo, la posizione in cui ci arriveremo non è per nulla ininfluente. Qualche rilievo dovrà probabilmente partire (Milano? Cerbone? Per nessuno dei nostri sarebbe la prima volta). Newman potrà salire sul monte sabato sera, e senza lo stress di partite precedenti giocate all'esterno (è da un po' che ritengo che potrebbe saltare qualche venerdì sera, si vede che ci voleva la squalifica per vedere la mia idea concretizzarsi). Tutti gli altri che non ho nominato, però, sembrano in buona forma, in particolare Dall'Olio Liverziani e Sheldon, nonché quel Dalton che si sta adattando progressivamente, diventando sempre più "legittimo" e pericoloso.
Se i pitcher tengono botta, sarà un gran weekend. E se per caso pregate, alla sera, ditene qualche volta una anche per Shinada.
La replica del Presidente Michelini
La replica della stampa locale
2002 Speaker's Corners:
22 luglio: Modena - Italeri
30 giugno: Paternò - Italeri
17 giugno: Italeri - Rimini
10 giugno: Parma - Italeri
3 giugno: Italeri - Grosseto
26 maggio: Anzio - Italeri
20 maggio: Nettuno - Italeri
13 maggio: Italeri - Modena
7 maggio: Firenze - Italeri
29 aprile, Italeri - Codogno
10 aprile, preseason
3 marzo, preseason
7 gennaio, preseason- - - - - -